
Errori da evitare nei testi web
Qui trovi i 5 errori da evitare nei testi web del Tuo blog/del Tuo sito professionale. Li ho raggruppati con una comune linea guida di base: “scrivi anche per loro – cioè utenti e Google – non soltanto per Te”.
In questo modo permetti ai Tuoi contenuti di avere senso di esistere e meritare il Tuo investimento di tempo ed energie.
A Google ho già dedicato più guide – questa in primis. Nelle prossime righe invece Ti propongo di focalizzare l’attenzione sull’aspetto del linguaggio in ottica degli utenti, perché
ogni testo non chiaro, non serve.
Tutto qui 🙂
Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, o così mi sembra che ci dicano le tante “brutte” pagine web in cui sarai approdat* anche Tu.
N.B.
In realtà la chiarezza tocca più ambiti: è prima di tutto nel tipo di parole che usiamo e anche
- nella grafica (colore, carattere, impaginazione, …),
- nella relazione che instauriamo con chi legge.
Dicevo, puoi portare con Te le prossime righe come promemoria dei
5 errori da evitare nei testi web
per tutte le volte che sarai pront* davanti alla tastiera.
Partiamo!
1. No alla mera autoreferenzialità
No a frasi come “Leader sul mercato dal 1950”, “Il migliore nel settore …”
SoffermaTi piuttosto sulla Tua mucca viola – il degno di nota, l’eccezionale, il Tuo segno distintivo; e chiediTi quale bisogno dei Tuoi utenti/potenziali clienti la Tua mucca viola incontra e soddisfa.
2. No al linguaggio tecnico senza “traduzione”
Prova a trovare la giusta quadra che permetta allo stesso tempo a Te di attenerTi al linguaggio del Tuo settore (per esempio nel caso lavorassi in ambito medico-psicologico) e alle persone non addette ai lavori di capire dove e come cercare e comprendere quel contenuto di cui non conoscono i termini tecnici.
3. No ai testi fitti e difficili da leggere
Sì a testi ariosi e piacevoli. Su questi aspetti Ti rimando a una guida specifica – questa – che include dettagli ed esempi pratici all’insegna di quella che si chiama usabilità: efficienza, efficacia e soddisfazione (la mia gioia).
4. No a “si fa, si pensa, …”
Cioè no al soggetto in terza persona o impersonale (“senza persona”) perché fa perdere umanità, vicinanza e coinvolgimento.
Sì quindi a “tu“, “noi“, “voi“: coinvolgono di più, ci avvicinano e agevolano per questo la lettura e la comprensione. Senza scadere negli eccessi di confidenzialità o artificio non sentito.
5. No ai contenuti “scaduti”
(oltre che scadenti, certo)
Cioè sì a testi aggiornati e/o che diano l’impressione di esserlo. Per esempio ricorda di curare con costanza le variazioni a proposito di promozioni attive, servizi offerti, orari, contatti e pagine social.
Allora, come va con i testi del Tuo sito? Ce l’hai, non ce l’hai, fatto, evitato? 😉 E con il loro SEO?
Avessi bisogno, puoi contattarmi.
E ora, in conclusione, condivido con Te quella che reputo la caratteristica chiave dei testi che funzionano online, puoi usarla come bussola:
“Viene voglia di leggerlo?”
(Continua qui…)