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Slide per la libera professione

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Slide per la libera professione

Slide per la libera professione: è questo il focus delle prossime righe.

Ho già scritto un paio di guide pratiche in merito: qui su slide o non slide? E qui su come fare le prime.

Adesso possiamo addentrarci “nella pratica più pratica”.

Prima di tutto: quali accorgimenti permettono alle slide di essere davvero

• funzionali all’esposizione

• fruibili e piacevoli

• facili da memorizzare

sia per noi sia per chi ci ascolterà?

A volte anche gli aspetti più ovvi sfuggono: capita (spesso) anche ai professionisti rinomati di perderne per strada alcuni. Per tanti diversi motivi: a volte anche solo per la fretta.

D’altronde, siamo umani. Ma se errare è umano, perseverare è…? 😉

Così questa guida pratica puoi usarla come check list prima di ogni presentazione – faccio lo stesso per le mie – per evitare i “non ci avevo proprio pensato”.

Meglio prevenire che curare,

concordi?

Allora, entriamo nel vivo.

Ogni volta che prepari ex novo o aggiorni le slide di presentazione Ti suggerisco di soffermarTi

1. Sulla leggibilità

Cioè sulla facilità di lettura dei contenuti delle Tue slide. Puoi partire dall’immaginare il contesto della loro proiezione: molto probabilmente la loro fruizione sarà a distanza. In uno spazio chiuso, con illuminazione naturale e non. Con posti in piedi e a sedere.

• Valuta la dimensione di testi e immagini – grafici, vignette e didascalie compresi: che sia adatta a ogni distanza

• Scegli per tutti i contenuti uno stesso tipo di font/carattere (stessa famiglia) e leggibile. Sconsiglio il tutto maiuscolo e i corsivi (o simili)

• Opta per colori leggibili in ogni contesto di luce. Il più sicuro? Sfondo chiaro, testo scuro (mai giallo, mai fluorescente)

• Screma e organizza in modo gerarchico i contenuti: i partecipanti o leggono o ascoltano. Meglio testi brevi, elenchi e parole in evidenza

• Inserisci immagini. Di buona risoluzione. Libere (senza copyright) e significative: di supporto per il concetto. Meglio se una sola per slide.

2. Sul fattore tempo

Un’altra questione non troppo prevedibile. È facile infatti veder volare via minuti preziosi previsti per la presentazione. Magari per un imprevisto tecnico, un “furto di minuti” da parte del relatore precedente, qualche intervento del pubblico, il ritardo nostro o di altri.

L’importante è evitare uno degli errori più gettonati: correre e/o leggere di corsa quanto è scritto per recuperare il tempo. Semplicemente perché risulterebbe tutto incomprensibile e quindi inutile.

• Crea un numero di slide adatto al tempo che avrai a disposizione per l’esposizione. Puoi provare una simulazione e tenere il minutaggio

• Prepara 2 versioni delle slide: una standard sulla base della tabella dei tempi e una breve con i contenuti “must/sine qua non” per le emergenze

• Prevedi “mentalmente” per ogni slide un contenuto primario e una sorta di input secondario da approfondire nel caso in cui ci fosse più tempo

• Inserisci il numero di slide nel formato 1/10, ecc… per avere e dare un’idea di quanto manca. Ma solo se saprai di avere tutto il tempo previsto.

• Inserisci il conto alla rovescia sul dispositivo da cui proietti le slide. A volte per stare nei tempi funziona di più del classico orologio.

3. Sulla strumentazione

Cioè, quella che Ti servirebbe, quella che ci sarà, quella che non sai e/o non puoi sapere se ci sarà.

Per questo,

• Fai un backup su pendrive delle slide e verifica la loro compatibilità (MacOs, Windows, …)

Salva una copia delle slide anche online: via mail o icloud così che Tu possa recuperarla anche senza supporto fisico

• Salva le slide in doppio formato – jpeg e pdf – per ridurre i rischi di incompatibilità

Scarica i video/il materiale multimediale e salva tutto una cartella ad hoc per non affidarTi alla sola connessione wifi – che potrebbe essere lenta, interrotta o assente

• Porta con Te cavi, adattatori e caricatore (succede, è successo …).

E così sono arrivata alle utime (non per importanza) righe di questa check list:

nelle slide per la libera professione,

attenzione all’ortografia:

i mesi e i giorni della settimana si scrivono in? Minuscolo 🙂 Ed è non è intercambiabile con e’.

Per un ripasso veloce, lascio qui 2 link di promemoria sugli errori più frequenti da evitare: questo e questo.

E perché? Per me (e non solo, eh)

ogni buon contenuto ha bisogno di una buona forma.

Stefania Milena di Studio Netiquette

Ciao, mi chiamo Stefania Milena, sono l’autrice dei Contenuti di questa sezione #CosìPerEsempio. Per altro su di Me e su di Loro > Contatti. Buona navigazione!

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