Cosa, quando e come scrivere: il piano editoriale
Il piano editoriale: perché “ciò che serve è un piano“. È un po’ il mio credo, l’avrai notato.
In pratica “All you need is love” per me diventa “All you need is love. And a plan” 😉
È perché trovo che nel lavoro – Tuo e mio – una buona dose di anima e una buona dose di metodo, di emozione e di organizzazione, di creatività e di tabelle diano grandi soddisfazioni e grandi risultati.
Per questo Ti suggerisco di provare questo mix operativo o di prenderlo quantomeno in considerazione: perché funziona.
Anche per i contenuti della Tua comunicazione:
il piano editoriale è il piano dei contenuti
e anche Lui è uno dei piani che racchiude anima e metodo. Ti fa definire infatti
- quale messaggio comunicare (usi solo materiali ecosostenibili? Usi tessuti italiani? Scegli prodotti km 0?)
- quando comunicarlo (con cadenza settimanale? Lunedì e sabato, pranzo e cena? Alle 8 h tutti i giorni, alle 22 nei weekend?)
Ogni piano è un metodo pratico che dà risultati concreti: ricordi la ricetta dei ravioli?
Ed è umano
(quello ben fatto, certo). Infatti dà voce al Tuo modo personale di vivere la professione, lo fa conoscere agli utenti/clienti – che Ti sceglieranno proprio per questo – e Ti aiuta a conciliare il lavoro con gli altri ruoli della vita.
Davanti a ogni desiderio trovi un piano che Ti aiuta a farlo diventare realtà (hai scaricato la foto gratuita del metodo 5 w + 1?).
Anche perché l’ha già detto qualcuno prima di me,
un obiettivo senza un piano è solo un desiderio
cit.
Così quando hai quell’idea che Ti gira in testa da un po’, quell’idea di avviare o rilanciare la Tua attività, c’è un piano che Ti aiuta a darle forma. E Ti fa testare la sua fattibilità. Il business plan.
N.B. O business model: il Canvas è un esempio. E a lui puoi associare anche l’Empathy Map (che Ti aiuta a definire il cliente con altri occhi, più “empatici” appunto).
E quando sei capace nella Tua professione, desideri forse che lo sappiano gli utenti? Che magari diventino Tuoi clienti?
E che sappiano dove, come e quando trovarTi?
Cioè, quei messaggi che vuoi comunicare, come li comunichi?
Con quali strumenti? Con una foto comica su Instagram, un video serio su Youtube, un testo breve su Facebook?
Per condividere i messaggi – i contenuti – del Tuo piano editoriale con gli strumenti più adatti e in modo coordinato (sul Web e fuori) c’è il piano di comunicazione.
Cioè, in sostanza: Tu ci metti la grinta, la competenza, il desiderio.
Il piano dà a tutto questo forma e voce. E gli strumenti concreti per soddisfarTi.
Lo stesso vale per il piano editoriale: unisce il Tuo messaggio (l’anima) all’organizzazione che gli permette di avere spazio e attenzione (il metodo).
Nella pratica come puoi fare il piano editoriale?
- Puoi partire dal mettere a fuoco e riassumere per parole chiave il messaggio che vuoi far arrivare agli utenti. Un messaggio che tenga in considerazione allo stesso tempo i Tuoi perché e i loro: che parta dal “problema” che risolvi a quelle persone che desideri come clienti
- Tieni sempre presente l’obiettivo per ogni contenuto che pubblichi. Cosa vuoi che faccia? Cosa vuoi che Ti porti?
- In base a questo puoi valutare formati e canali più adatti a veicolare questi messaggi – meglio se online e offline in modo coordinato per raggiungere più gusti e più persone. Una foto su Instagram? Un video su Youtube? Un testo su Facebook? Una targa in sede?
- Riporta sempre il Tuo stile personale e la Tua identità visiva in ogni contenuto: il font – il carattere – e i colori che Ti distinguono prima di tutto. E scegli per ognuno un modo di comunicare chiaro e piacevole: lo storytelling per esempio? (Ne hai sentito parlare? Questo video è un esempio. E anche questo)
- Ordina tutti i contenuti nel tempo e programma la loro pubblicazione. Prova a “essere sul pezzo“: prova cioè a pubblicare in occasione di eventi, feste, giornate particolari del materiale coerente.
Come puoi vedere piano editoriale e piano di comunicazione sono molto legati tra loro. Sono funzionali uno all’altro.
A questo punto come puoi preparare dei buoni contenuti?
Per le fotografie – a meno che Tu sia del settore – Ti direi di partire da quelle belle in licenza libera e gratuita online.
Idem per i video: se non avessi modo di farli o commissionarli nell’immediato, condividi (non prendi eh) ogni tanto quelli presenti per esempio su Youtube.
Per i testi, be’, questi non puoi né copiarli né procedere solo per condivisioni. Posso scriverli con e per Te: fa parte del mio lavoro e mi piace molto. Prima però che ne dici di provare Tu a scrivere?
Ti rimando a qualche guida pratica per muovere i primi passi.
Una è per scrivere gli articoli del blog. Un’altra è sulle differenze e sulle somiglianze della scrittura su carta e online. L’altra ancora è sugli errori più frequenti da evitare.
Comunque tra le altre guide di Netiquette, soprattutto nella categoria “#Social” o tra quelle con il tag “Facebook“, trovi altre informazioni sulla questione.
Non mi resta che augurarTi