TED – La danza e Power Point, l’usabilità in Bohannon
Sai cosa significa #pdv?
È l’abbreviazione che uso al posto dell’espressione “punto di vista“. E il pdv di John Bohannon è un punto di vista decisamente originale.
Lo condivido con Te.
John Bohannon, tra le altre cose, scrive per riviste scientifiche. Qualche anno fa, mentre ascoltava la spiegazione dell’esperimento di un suo amico scienziato ecco l’idea!
Un concorso dal titolo “Dance Your Ph.D.“.
Dance: danza. Ph.D.: dottorato di ricerca. “Balla il tuo dottorato”. Ora Ti racconto perché ha messo nel titolo le parole danza e dottorato di ricerca insieme. Cioè,
Ti racconto cosa c’entra la danza con gli scienziati
Bohannon lancia un concorso, un contest, in cui ogni partecipante ha il compito di spiegare il significato del proprio dottorato di ricerca. Non con il metodo di presentazione più classico di sempre (cioè Power Point),
John Bohannon propone la danza al posto di Power Point
Appena l’ho scoperto ho pensato: “usabilità” nella comunicazione scientifica, un sogno che si avvera. Ma va be’, per ora metto da parte il mio pensiero 😉
Torno a lui,
perché gli è venuta l’idea?
“Ho un dottorato in biologia molecolare, ma capisco ancora a malapena quello di cui parlano molti scienziati. Quindi, mentre il mio amico tentava di spiegare l’esperimento, sembrava che più cose diceva, meno capivo” (sua cit.)
Alla sua conferenza TED John Bohannon dice
“È la cosa meravigliosa della scienza: la sconfitta dell’intuizione attraverso la sperimentazione. Ma l’esperimento non è tutto, non è la fine della storia perché c’è ancora da trasmettere quanto appreso ad altre persone“.
P.S. La mia amata comunicazione è richiesta anche dalla scienza, hai visto?
“Perché se tentate di illustrare il quadro generale di un’idea complessa, per catturarne la vera essenza, meno parole usate, meglio è (…) Ricordo di aver pensato che il mio amico avrebbe potuto spiegare l’intero esperimento con una danza“.
“L’idea non è così folle come sembra. (…) La danza può davvero rendere la scienza più semplice da capire. Ma non dovete credere a me. Andate su Internet e cercate (…)” il contest.
Se vuoi cogliere il suo invito (io l’ho colto), puoi curiosare per esempio tra i video delle rappresentazioni dei finalisti dell’edizione 2016. Ne trovi anche altri sulla pagina Facebook dedicata.
Ti racconto come Bohannon conclude il TED
Alla fine introduce la sua “modesta proposta“, come l’ha definita lui stesso. Vista la crisi e visti i tagli al settore dell’arte dice – in modo più o meno ironico/provocatorio
“Credo che pessime presentazioni in PowerPoint siano una seria minaccia all’economia globale”
In breve, tra il tempo e il denaro investiti per creare brutte e noiose presentazioni e il tempo e il denaro investiti per il loro ascolto da parte dei business man. Tra la mancanza di fondi per l’arte e la disoccupazione che crea anche tra i ballerini. Ecco, dice che la sua è una buona soluzione: ballerini – capaci ed efficaci – al posto dei Power Point – inutili e costosi. E aggiunge (è americano)
“(…) dovremmo usare la danza per spiegare tutti i nostri problemi complessi. Immaginate i nostri politici che usano la danza per spiegare perché dobbiamo invadere un paese straniero o salvare una banca d’investimento”.
Allora, cosa ne pensi? Se non altro è un pdv originale, trovi anche Tu?
Se vuoi, questa è la versione originale e integrale del TED di John Bohannon.
Poi, subito dopo il video, Ti scrivo
come Ti è utile tutto questo nella Tua professione
Ti dicevo, “come Ti è utile nella Tua professione“. Secondo me in più modi: sicuramente questi 3.
1.
Ti porta un esempio pratico dell’importanza di fare sì qualcosa e di farlo anche sapere.
Ricordi la frase “Bisogna saper fare e far sapere“?
In pratica, quando hai un prodotto o un servizio, se non fai sapere ai Tuoi potenziali utenti/clienti di averlo, a cosa Ti serve? O se lo fai sapere, ma con il canale non adatto per loro, a chi serve? Sei punto e a capo.
Voglio dire: quando curi una pagina social per una potenziale clientela che però sui social non va. O quando fai pubblicare un annuncio su un giornale cartaceo per una tua potenziale clientela che non lo usa come mezzo di comunicazione/informazione. In entrambi i casi ciò che hai fatto per la Tua professione è in realtà inutile. Anzi, è dannoso: perché Ti fa spendere tempo e risorse senza ritorno.
2.
Ti fa toccare con mano l’importanza di comunicare in modo chiaro per chi Ti fa visita – online/offline – o legge i Tuoi contenuti – online/offline. E con l’espressione “in modo chiaro” intendo nel senso di comprensibile: nel significato e nella forma.
In pratica, le parole della descrizione dei servizi nel Tuo sito web sono comprensibili per chi legge? E quelle del Tuo blog?
Il Tuo catalogo – online/offline – ha forma e caratteri leggibili per chi lo dovrà consultare?
“Le parole sono fatte, prima che per essere dette, per essere capite”
Sai, questa è la frase finale della mia prima tesi universitaria. È una frase di Tullio De Mauro e penso proprio che renda bene l’idea.
3.
Ti dimostra che anche uno strumento così diffuso come Power Point può essere messo in discussione o migliorato o integrato con altri strumenti. A beneficio Tuo e di chi si interfaccia con Te.
E questo vale anche per il formato degli strumenti: un foglio più piccolo al posto di uno più grande? Un sito web per smartphone al posto di un vecchio sito web? Una cartina sulle mappe di Google al posto del/o in aggiunta al biglietto da visita?
E vale sempre la regola per cui: il nuovo strumento è predisposto per essere usato con facilità? È uno strumento che anche i Tuoi utenti/clienti possono usare con facilità per cercarTi, trovarTi, rimanere aggiornati?
In altre parole, controlla che ogni strumento – vecchio o nuovo – abbia un requisito, l’unico che può portarTi benefici: l’usabilità.
Hai letto che cos’è? La trovi riassunta in 3 parole in questa piccola guida. In pratica Ti consiglio di scegliere strumenti efficaci, efficienti e capaci di portare soddisfazione a te e a chi ne fa uso (user-friendly).
In conclusione
Se volessi parlare meglio di contenuti comprensibili per il Tuo sito web o il Tuo blog. O prepararne di validi per il Tuo evento pubblico, puoi scrivermi: per quanto mi piaccia la danza, non farò un balletto per sostituire la Tua presentazione, eh 😉