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L’organizzazione di Alessandra, professional organizer

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Intervista ad Alessandra Professional organizer

L’organizzazione di Alessandra, professional organizer

Pensa che “renda liberi: dagli affanni quotidiani, dalla confusione mentale e di decidere come vivere la nostra vita”. L’ha provato sulla sua pelle.
Si riferisce all’organizzazione personale: che ha reso parte integrante della sua vita e del suo lavoro.
Professional organizer di professione, è specializzata nello stile di vita, in particolare nell’uso del tempo e dello spazio.

Lei è Alessandra*.

Le ho chiesto
• della sua figura professionale: chi è, cosa fa, come può esserci utile
• quali segreti del suo lavoro può svelarci come aiuto in questa #VitaDaProfessionista.

E lei ha risposto così.

Una professionista dell’organizzazione

Ormai da diversi anni ho deciso di trasformare il mio interesse per l’organizzazione personale (come avere una casa funzionale, usare l’agenda in modo efficace e vivere serenamente) in un mestiere vero e proprio.
E collaboro con Organizzare Italia al progetto Educare all’organizzazione per portare l’organizzazione personale anche a scuola.

Cosa faccio da professionista dell’organizzazione (l’italiano per professional organizer)?
Aiuto le persone a organizzarsi bene per vivere meglio e rispondo a un’esigenza sempre più diffusa di organizzazione personale, ovvero quell’insieme di capacità che permettono di superare con serenità sia le piccole difficoltà quotidiane sia le grandi emergenze.
E per vivere secondo le proprie aspirazioni.

Insegno un metodo personalizzato per acquisire le capacità organizzative e mantenerle nel tempo, così
– contribuisco a ridurre lo stress
– aiuto a trovare il tempo per se stessi.

Gli ambiti di intervento della mia professione sono vari:
la casa, l’economia domestica, la famiglia, lo studio, il lavoro, lo svago, la salute, il benessere, l’uso del tempo.
E anche i metodi lo sono: dall’intervento a domicilio alla formazione (individuale o di gruppo), dalla consulenza tramite internet all’evento divulgativo e informativo.

Per svolgere questo mestiere è fondamentale avere le capacità organizzative – tra cui la risoluzione dei problemi – e saper ascoltare.

I professional organizer

sono persone organizzate da sempre oppure lo sono diventate per necessità: in entrambi i casi hanno sperimentato su di sé i benefici dell’organizzazione personale e desiderano trasmetterli a quante più persone possibile.

Non esistono scuole o corsi universitari. Ciascuno di noi ha una formazione e un bagaglio di conoscenze e di esperienze lavorative diverse: ci sono architetti, responsabili di negozi, organizzatori di eventi, imprenditori, formatori, esperti di marketing e comunicazione, operatori culturali e turistici, …
Ognuno poi sceglie di specializzarsi negli ambiti che sente più affini.

Esistono, però, corsi di formazione che preparano alla professione, erogati da Organizzare Italia.

Il mestiere del professional organizer nasce negli anni Ottanta negli Stati Uniti d’America, via via si è diffuso nel resto del mondo: qui in Italia dal 2014.
È una professione
riconosciuta dal Mise (Ministero dello sviluppo economico)
– rappresentata da Apoi, l’associazione professionale italiana
– regolamentata dalla legge 4/2013 che determina alcuni obblighi da rispettare (per
esempio, l’erogazione di crediti formativi obbligatori e l’attivazione dello sportello del cittadino) e prevede il rilascio dell’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi prestati dai soci.
L’elenco dei professionisti dell’organizzazione che lavorano in Italia si trova sul sito di Apoi. Ci sono anch’io ovviamente: precisamente in questa pagina.

Le mie parole d’ordine

Il mio personale percorso parte dal mondo dell’archeologia, dell’antropologia e del turismo culturale. Da qui porto con me la passione per il tempo in ogni sua manifestazione, l’interesse per il comportamento umano e una domanda fondamentale: “perché?”.

Sono sempre stata organizzata, senza rendermene conto.
Dopo un lungo periodo di crisi, ho ri-scoperto l’organizzazione personale, questa volta in modo consapevole. Ho provato su me stessa le tecniche, gli strumenti e i metodi organizzativi: ho iniziato dal mio rapporto con lo spazio di casa, per proseguire con l’utilizzo del mio tempo e l’intenzione di cambiare il mio stile di vita.

Parola d’ordine n°1: tempo

Per me, l’aspetto più importante per realizzare la vita dei nostri sogni è legata al modo in cui viviamo il tempo.
Il tempo è l’unica risorsa personale che non si può rigenerare, perciò è fondamentale sapere come usarlo, non sprecarlo e potersi dire: “ho speso bene il mio tempo”.

A questo proposito può essere di grande aiuto un libro (è quello che più mi ha aiutata in questa direzione): si intitola Guadagnare un’ora al giorno (e vivere felici!), è di Michael Heppell.
In particolare vi suggerisco il suo metodo: segue il principio del “fare una cosa alla volta”. Nella pratica, consiste nel dividere le attività settimanali in tre categorie
– per me
– per il lavoro
– per tutto il resto
e nel dedicare ogni giorno a un tipo diverso di attività per evitare dispersioni di attenzione e vivere appieno quel che stiamo facendo.
L’ho provato per tre mesi e alla fine ho scoperto che in questo modo lavoro di meno e produco di più: direi che è uno strumento concreto per tutte le persone che mi chiedono come migliorare la loro relazione con il tempo.

Parola d’ordine n°2: ricerca

L’altro aspetto che mi appassiona del mio lavoro è la ricerca.
Capire il motivo dei comportamenti umani – riguardo il rapporto con gli oggetti, gli spazi, gli impegni, il tempo, le decisioni, le abitudini – mi aiuta a capire perché l’organizzazione personale migliora la vita quotidiana.

A questo proposito suggerisco la lettura del libro Focus. Perché fare attenzione ci rende migliori e più felici di Daniel Goleman.
Questo libro mi è stato di grande aiuto insieme ai corsi di formazione di Organizzare Italia e all’esempio della sua fondatrice, Sabrina Toscani: sempre aggiornata sulle scoperte neuroscientifiche.

Insomma, il mio lavoro di professional organizer mi entusiasma perché la capacità di riuscire a realizzare lo stile di vita dei nostri sogni e di essere liberi di esprimere noi stessi ci permette di vivere davvero con leggerezza, serenità, creatività e intenzione.
Ci permette di essere dei “bambini adulti”, di vivere nel presente e saper cogliere il lato piacevole di ogni nostra attività.

Chissà che siano anche i vostri desideri

Quanta bellezza c’è in queste parole?! Per me tanta.

Quando Alessandra ha accennato all’importanza del tempo mi è venuto in mente anche il pensiero di un altro personaggio: José Mujica, ex presidente dell’Uruguay. Lo conosci? Trovi pensieri e video qui.

Ora Ti saluto con la speranza che anche in Te le parole di Alessandra abbiano suscitato una vampata di libertà!

* Alessandra Noseda

Stefania Milena di Studio Netiquette

Ciao, mi chiamo Stefania Milena, sono l’autrice dei Contenuti di questa sezione #CosìPerEsempio. Per altro su di Me e su di Loro > Contatti. Buona navigazione!

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