Errori di scrittura: i 9 più frequenti da evitare
Ci sono degli errori che puoi evitare quando scrivi i post sulle Tue pagine social, gli articoli del Tuo blog professionale, la presentazione di un evento, il volantino dei Tuoi servizi/prodotti.
O quando incarichi qualcuno per scrivere tutto questo al posto Tuo.
Voglio dire,
ricorda sia la forma sia la sostanza
Scrivi sì un buon contenuto pieno di sostanza, chiaro e utile per chi legge.
Allo stesso tempo, ricorda anche la sua forma.
Di “forma” intesa come grafica e impaginazione trovi esempi pratici in un’altra guida (Te la consiglio).
Qui, invece, Ti parlo di “forma” dal punto di vista dell’ortografia, della grammatica, della punteggiatura.
Perché errori di questo genere (per esempio “e” senza accento al posto di “è” e viceversa) – fanno perdere valore al Tuo contenuto. E spostano verso il basso l’asticella della percezione della Tua professionalità (come succede per un curriculum vitae: hai letto questo?)
La brutta forma danneggia anche la più bella sostanza
Concordi?
Via mail o tra le righe degli articoli web è facile che Ti/ci scappi qualche errore di digitazione.
Meglio evitarlo con la rilettura, certo. Ma diciamo che tra touchscreen, comunicazione in real time, copia-incolla, connessione internet ballerina, velocità di lavoro, qualcosa può scappare. Oggi online lo sappiamo e, in genere, chiudiamo tutti un occhio nelle conversazioni quotidiane: proprio perché “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Quello che però Ti suggerisco di evitare come il sole battente alle 2 del pomeriggio del 15 di agosto in qualsiasi paese del (bel) sud Italia è l’errore tout court. Quell’errore cioè che non è frutto di sviste o di digitazione. Ma è frutto magari di lacune o mancate correzioni nell’arco degli anni.
E visto che “se li conosci, li eviti“, ecco la lista con
i 9 errori di scrittura più frequenti
che ho trovato nei testi professionali: tra gli articoli online, le pagine dei siti web e tutto quel materiale cartaceo che ho letto nelle varie sale d’attesa. O che ho pescato dalla buca delle lettere (una vera e propria miniera)
1.
“qual è” senza apostrofo è la forma corretta – che sia in una domanda o in un’affermazione
MAI qual‘è
2.
“dà” ha l’accento quando è voce del verbo “dare” alla terza persona. La prima persona “do” invece non ce l’ha
MAI dò
3.
“gennaio, febbraio, …” e tutti gli altri mesi dell’anno hanno la lettera minuscola
4.
“lunedì, martedì, …” e gli altri giorni della settimana hanno la lettera minuscola
5.
“fa” è sempre senza accento: sia in “4 anni fa” sia in “fa freddo”
6.
“è” del verbo “essere” ha l’accento
MAI l’apostrofo
7.
“…“, cioè i 3 puntini di sospensione sono proprio 3: né di più né di meno
8.
“e oggi, o ancora, e i pensieri” non richiedono la “d“. La “d” serve solo quando la vocale di inizio e fine delle due parole vicine è la stessa cioè NO ed anche, od ancora, ed i pensieri. SÌ, invece, “ed ecco”, “ad aspettare”.
N.B. “ad esempio” è un’eccezione, come queste
9.
“file, film, slide, …” e le altre parole straniere in italiano non si accordano al plurale
cioè MAI files, films, slides.
Come evitare altri errori quando scrivi?
Per quando Ti trovi davanti a qualche dubbio di scrittura e Ti chiedi “come si scrive? Qual è la forma corretta? Si scrive così o così?”, Ti segnalo 2 fonti su cui puoi fare affidamento (testate entrambe in prima persona).
Una è il sito web della Treccani.
L’altra è il sito web dell’Accademia della Crusca.
N.B. Puoi salvare i due link tra i Preferiti come promemoria.
Se notassi, invece, qualche difficoltà in più nella scrittura dei testi, puoi farli controllare da figure professionali specializzate – per esempio se vuoi ci sono.
Puoi fare lo stesso quando scrivi per il Web: perché ha le sue regole. E per ogni format – per esempio slide da proiettare – o social professionale – come Linkedin.
Perché ognuno di questi strumenti di comunicazione richiede una forma specifica per valorizzare il contenuto.
In questo modo, Tu puoi pensare alla sostanza e la versione finale avrà anche la forma.