
Puoi essere online grazie a owned, earned e paid media
Traduco subito il concetto in italiano:
puoi essere online grazie a media, cioè mezzi, o di Tua proprietà esclusiva – gli owned.
O che Ti ospitano gratis – gli earned.
Oppure grazie a mezzi a pagamento – i paid.
Penso che Tu abbia già usato almeno uno di questi 3 tipi di strumenti.
Qui Te li presento con i loro nomi, con le loro caratteristiche e con un metodo per creare la loro integrazione efficace ed efficiente fin dall’avvio.
Così potrai valutare con più consapevolezza come usare e rendere ognuno di loro vantaggioso nel piano di comunicazione per la Tua professione.
I media di tipo owned
sono il sito web e il blog della Tua professione. E anche le Tue brochure, i Tuoi volantini/flyer. Sono cioè spazi – online e offline – di Tua proprietà.
Decidi Tu (molto meglio se dopo una consulenza utile con altri professionisti), cosa pubblicare, come, con quale grafica, con quale indirizzo web (url), con quale organizzazione dei contenuti.
E decidi Tu le condizioni di utilizzo e le regole di interazione.
I media di tipo earned
sono i social network con iscrizione e uso gratuiti come Facebook, Twitter, Pinterest, Linkedin, YouTube, ecc…
Sono, cioè, spazi – per lo più web – che puoi usare in modo gratuito (e ricorda sempre che quando è gratuito, “il prodotto” sei Tu, cioè siamo noi, tutti gli iscritti).
Ti ospitano: cioè non sono di Tua proprietà, ma Ti permettono di aprire profili o pagine a Tuo nome dove puoi pubblicare in autonomia i Tuoi contenuti nel vincolo delle loro condizioni, a loro discrezione.
Contenuti che potenzialmente possono raggiungere chiunque e dovunque, ma, nella pratica, c’è lo zampino di quei “famosi algoritmi”(questi).
I media di tipo paid
sono le pubblicità sui giornali – sia online sia offline.
Sono le inserzioni a pagamento sui social network – Facebook e Linkedin per esempio.
Anche Adwords.
Cioè, sono tutti quei media, quei canali, non in Tuo possesso e che Ti richiedono un pagamento, un budget da investire per la pubblicazione di quel singolo contenuto/annuncio.
In genere Ti danno, oltre alla visibilità, anche la possibilità di selezionare i gruppi di persone a cui vuoi arrivare – per esempio, “mamme di Torino” – e gli strumenti di misurazione dell’annuncio – quante visualizzazioni, in quali giorni, da quale dispositivo.
Nel piano di comunicazione per la Tua professione Ti suggerisco di inserire tutti e 3 i tipi.
Per facilitarne l’applicazione,
puoi ricordare questo metodo:
Step 1: crea almeno 1 owned e 1 earned
Step 2: coordinali tra loro, che uno rimandi all’altro e viceversa
Step 3: misura i feedback
Step 4: dopo ca 20 giorni, aggiungi 1 paid
Step 5: misura i feedback
A questo punto, avrai più dati per valutare quali mezzi e quali messaggi sono più adatti per la Tua professione e avrai evitato di dare risonanza ai frequenti – e normali – errori degli inizi attività.
Con questo metodo infatti Ti dai un ordine di lavoro: prima comunichi, poi pubblicizzi (qui puoi leggere qualche riga in più); e Ti dai modo e tempo di valutare
- prima la comunicazione più adatta per l’avvio – o il rilancio – della Tua professione
- poi la promozione ottimale per diffonderla in linea con una serie di considerazioni (queste).
Insomma, il mio suggerimento è di procedere 1. con pochi e
selezionati mezzi di comunicazione,
- con un mix di mezzi owned, earned e paid e 3. per tappe.
Questo Ti permette di
- contenere gli inevitabili rischi di “malacomunicazione” degli inizi
- misurare e amplificare i benefici di ogni strumento
- ottimizzare fin da subito ogni risorsa (compresa la risorsa del Tuo tempo).
Che ne dici di questa strada?
Se avessi bisogno di un supporto, ci sono. Intanto, buon mix 🙂