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Il benessere di Simone, psicologo

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il benessere psicologico di simone - LeInterviste di Stefania di Netiquette

Il benessere di Simone, psicologo

Di professione psicologo, si occupa di disturbi d’ansia, da sintomi somatici, depressivi e organizza corsi su comunicazione e tecniche per gestire lo stress.
Lui è Simone*.

L’ho incontrato di persona una sola volta, al Freelance Day, un evento a cui partecipo ogni anno: una giornata full immersion di presentazioni dedicata a questioni utile per la #VitaDaProfessionista.

Gli ho chiesto un approndimento sui temi del suo speech: ansia, tecniche di respirazione e di rilassamento muscolare per la gestione dello stress.

In particolare,

  • Come riconoscere il momento per chiamare uno psicologo e quali benefici aspettarTi
  • Quali pratiche per tutti i giorni possono essere utili a chi conduce una #VitaDaProfessionista – come Te e me.

Simone ha risposto così.

Chiamare o non chiamare?

“Chiamo o non chiamo uno psicologo?
Ma no, aspetto. Magari la situazione migliora o si risolve da sé.
Poi non esageriamo, mica sono pazzo!
Ce la farò da solo a uscire da questa situazione.
Come si dice già? Only the brave… e io di sicuro non sono un debole!
Poi perché chiamare? Per fare due chiacchiere?
A questo punto chiamo un amico… gratis e che non mi costringe ad andare per anni e anni in seduta.
Aspettiamo e vediamo”…

Spesso sono questi i pensieri che arrovellano e che ritardano e/o ostacolano la chiamata del professionista in una situazione di difficoltà.

Ma lo psicologo si occupa solamente di casi gravi?

È vero che solo chi è debole va dallo psicologo, che si facciano solo “due chiacchiere”, che le sedute siano infinite e che i costi siano inaccessibili?

In realtà qualche volta la scelta di andare dallo psicologo è per superare dei momenti di sconforto, di sofferenza e di crisi.
Altre volte per accrescere il benessere psicofisico.
Altre volte ancora per incrementare le competenze personali.

Posso dire subito, quindi, che il fatto stesso di riconoscere di avere un problema, di ammettere i propri limiti, di esporsi e chiedere aiuto per intraprendere un percorso di cambiamento – che richiede un investimento di risorse ed energie – è tutt’altro che un atteggiamento da “debole”, concordate?

Alcuni orientamenti della psicologia – come quello cognitivo comportamentale – permettono di definire obiettivi concreti fin dall’inizio e di monitorare costantemente il loro raggiungimento: durante le sedute psicologiche è possibile così apprendere tecniche e strategie funzionali. E il percorso di sostegno può continuare anche dopo gli incontri con l’assegnazione di specifici “compiti a casa”.

I costi sono poi variabili, inoltre (domanda anche un po’ provocatoria eh)… avete mai quantificato i costi e l’impatto delle problematiche non risolte sulla vita di tutti i giorni?

Quando può essere utile chiamare un professionista?

Quando

  • il malessere interferisce con le attività di tutti i giorni (a lavoro, a casa, in famiglia, nelle relazioni, …)
  • vi sentite molto preoccupati, stressati, ansiosi, arrabbiati o molto tristi
  • iniziate a evitare situazioni e/o luoghi che ci recano forte disagio e/o ansia
  • state attraversando situazioni critiche come una separazione, un divorzio, un lutto, …
  • non vi sentite sicuri di voi o percepite una bassa autostima
  • volete aumentare il vostro benessere psicofisico
  • desiderate ampliare il vostro bagaglio di competenze (comunicazione, assertività, …)

Quali benefici può dare il sostegno di un professionista?

Gli incontri con lo psicologo possono

  • alleviare e/o risolvere i sintomi e le sofferenze che state vivendo e capire anche come si siano originati
  • ampliare i vostri punti di vista e variare la vostra prospettiva
  • permettervi di conoscere, comprendere e comunicare le vostre emozioni
  • definire nuovi obiettivi, perseguirli con motivazione con l’uscita dalla vostra “zona di comfort“
  • agevolarvi nella migliore comprensione di voi stessi, dei vostri pensieri e dei vostri comportamenti
  • aiutarvi a gestire lo stress, a lavorare sul vostro benessere e sulla vostra autostima.

Negli ultimi anni anche la professione di psicologo e, in generale, la psicologia, stanno cambiando: si occupano sì di curare un problema, ma anche di prevenirne l’insorgere e di promuovere il benessere.
Oggi tante problematiche psicologiche e fisiche, infatti, sono attribuite allo stress: far fronte agli impegni e alle richieste della società odierna non è sempre facile e può capitare che nascano situazioni di sovraccarico.

Per evitare che possano causare ripercussioni sul benessere psicofisico di tutti noi potete seguire alcuni accorgimenti: vi presento una piccola “cassetta degli attrezzi

per la promozione del benessere psicologico

1.
Stile di vita

La pratica di attività fisica con costanza aiuta ad abbassare i livelli di stress e di ansia e migliora il tono dell’umore.
Inoltre genera la percezione soggettiva di scaricare la tensione; il senso di soddisfazione che nasce dal portare a termine e mantenere nel tempo un impegno con costanza fa il resto.

Un altro elemento importante da tenere sotto controllo è il sonno.
Rappresenta uno dei più importanti bisogni dell’essere umano ed è un fattore protettivo che preserva l’organismo dai danni provocati dall’affaticamento.
Il corretto riposo, inoltre, previene lo stress e l’ansia e favorisce un equilibrato tono dell’umore.

2.
Gestione del tempo

L’impressione spesso è che nella vita di tutti i giorni ogni singolo impegno sia una priorità, da trattare con carattere di urgenza.
Quando tutto è considerato come urgente per noi si traduce con “deve essere fatto”: ecco che quindi è facile che arrivino le sensazioni di ansia e stress.

Sarebbe utile allora imparare a selezionare le attività in base all’urgenza e all’importanza – o meno – che queste possono avere a livello personale.

Potete perciò prendere l’abitudine, al mattino, di

pensare e scrivere su un foglio un elenco di 3 cose importanti

da portare a termine nell’arco della giornata.
Tutto il resto occuperà le seconde posizioni e, nel caso, potranno aspettare.

Quando poi siete sommersi dalle urgenze, le attività che sentite come piacevoli, che vi rigenerano, spesso passano in secondo piano.
Potreste quindi non solo tenere a mente, ma segnare in agenda, al pari di altri impegni imprescindibili, questi momenti per staccare la spina.

3.
Relax

Gli esercizi di rilassamento muscolare e le pratiche di respirazione diaframmatica sono in grado di ridurre le tensioni a livello fisiologico.
Potrebbe essere utile apprenderle e praticarle con continuità per ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita.

Insomma,

penso che stare bene sia anche una scelta:

che vi auguro di prendere e portare avanti con costanza.

“Spesso nella vita molte cose sembrano irrealizzabili fino a quando non inizi a farle”

E con questo pensiero – che condivido – saluto Simone.
Trovo che ci siano spunti utili e pratici per la nostra #VitaDaProfessionista, a prescindere dalla specifica professione. Tu che ne dici?

* Simone Spadarotto

Stefania Milena di Studio Netiquette

Ciao, mi chiamo Stefania Milena, sono l’autrice dei Contenuti di questa sezione #CosìPerEsempio. Per altro su di Me e su di Loro > Contatti. Buona navigazione!

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